Strumenti Popolari Siciliani

Violino

Strumento musicale di grande contabilità ed espressività è il più piccolo ed il più acuto fra i cordofoni. Si affermò alla fine del Cinquecento; appartiene alla famiglia delle viole, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo un’estensione fonica superiore a quella della viola. Il maneggio è uguale; il manico si tiene con la mano sinistra, appoggiando la cassa tra la spalla sinistra ed il mento.
Il violino fù il risultato della ricerca di proporzioni minori rispetto alla viola, da parte dei costruttori liutai di viole da braccio; il violino di oggi è composto come gli altri strumenti ad arco della sua famiglia, dal piano armonico, dal fondo armonico, e dalle fasce che li uniscono. Il ponticello, nel quale sono tese le 4 corde, serve a comunicare le vibrazioni, di queste al corpo dello strumento; altre parti sono la tastiera, sovrapposta al manico, che termina con una voluta (chiocciola o riccio) ai cui lati sono i quattro cavicchi cui si attaccano le corde. I legni con cui viene costruito un violino sono, l’acero e l’abete. La vernice è importante, per proteggere il legno dalle variazioni atmosferiche, oltre che abbellire lo strumento ed influire sul suono. Le corde sono poste in vibrazione per mezzo dell’arco e talvolta vengono pizzicate dalle dita.
Il violino è stato lo strumento molto usato dai cantastorie ciechi fino a non molti anni addietro.

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